Rinvigorenti Naturali: 8 alimenti che ci rimettono in piedi. Salve a tutti,oggi parliamo di come lo

giovedì 24 novembre 2016

Coenzima Q10


 è presente in tutte le funzionalità Organiche. . .

Coenzima Q10
Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/integratori/coenzima-q10.html

 

Generalità

ll Coenzima Q10 - noto anche come ubiquinone - rappresenta un elemento fondamentale per il corretto funzionamento del mitocondrio, un organello intracellulare che funge da centrale energetica.
Favorendo la produzione di ATP in presenza di ossigeno, il Coenzima Q10 è essenziale per mantenere una buona efficienza fisica; non è quindi un caso che esso si ritrovi in ogni cellula dell'organismo (si dice che ha distribuzione ubiquitiaria), da cui il termine ubiquinone (o vitamina Q).

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La concentrazione di Coenzima Q10 tende a diminuire con l'invecchiamento; bassi livelli si registrano anche in presenza di particolari malattie croniche, come quelle derivanti da problemi cardiaci, morbo di Parkinson, distrofia muscolare, diabete, cancro, AIDS e terapia con statine.
Da qui nascono le diverse applicazioni cliniche di questa molecola.

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Indicazioni

Perché si usa il Coenzima Q10? A cosa serve?

Il Coenzima Q10 ha assunto negli ultimi anni un ruolo importantissimo nel mondo dell'integrazione nutrizionale, soprattutto in ambito antiaging.
Il potentissimo ruolo antiossidante del Coenzima Q10, efficace nel controllare la perossidazione dei lipidi di membrana e delle aterogene particelle di colesterolo LDL, sembra essere il fulcro principale su cui insiste il suo uso clinico.
In virtù di tale attività, il Coenzima Q10 è utilizzato con successo:
Recenti lavori attribuirebbero al Coenzima Q10 anche un'azione mioprotettiva nei confronti dello stress ossidativo elicitato dall'esercizio fisico intenso.

Proprietà ed Efficacia

Quali benefici ha dimostrato il Coenzima Q10 nel corso degli studi?

Negli ultimi 20 anni la mole di lavori riguardante l'efficacia clinica del Coenzima Q10 è cresciuta enormemente, descrivendone potenzialità e limiti.

 

Coenzima Q10 e cuore

A livello cardiaco - dove si consumano principalmente grassi a scopo energetico e sono per questo necessari mitocondri numerosi e di grosse dimensioni - il Coenzima Q10 è particolarmente concentrato.
Da qui l'ipotesi che l'integrazione alimentare di ubiquinone possa in qualche modo risultare utile in presenza di cardiopatia ischemica.
In queste condizioni, maggiori livelli di Q10 potrebbero migliorare l'efficienza della catena di trasporto degli elettroni, aumentando l'energia disponibile per l'attività cardiaca ed alleviando i sintomi della malattia.
In effetti, esistono delle evidenze scientifiche che confermano tale ipotesi e, anche se vi sono studi dai risultati contradditori, il medico potrebbe consigliare un'integrazione di Q10 in appoggio alla terapia tradizionale.
Meglio caratterizzati sono invece gli effetti antipertensivi del Coenzima Q10, rivelatisi particolarmente preziosi in oltre 12 trial clinici pubblicati in letteratura

Coenzima Q10 e sistema nervoso

Il danno ossidativo sembra costituire uno dei principali protagonisti delle patologie neurodegenerative.
L'azione lesiva dei radicali liberi dell'ossigeno sulle strutture nervose rappresenta un meccanismo patogenico tipico di malattie come il Parkinson e la distrofia muscolare.

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 Da primi studi sperimentali, l'opportuna integrazione con Coenzima Q10 potrebbe bloccare i meccanismi biologici coinvolti nello sviluppo e nella progressione della patologia, offrendo uno strumento di intervento e prevenzione complementare alle classiche terapie farmacologiche.
Ulteriori trial clinici potranno chiarire la reale efficacia di queste prime intuizioni.
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Coenzima Q10 e sport

Recenti lavori avrebbero attribuito al Coenzima Q10 un ruolo prezioso nel miglioramento della performance atletica.
La riduzione della sensazione di fatica, una riduzione del rischio di infortuni ed un marcato calo delle concentrazioni ematiche di marcatori del danno ossidativo, costituirebbero i principali meccanismi d'azione del Coenzima Q10 in ambito sportivo.

Dosi e Modo d'uso

Come usare il Coenzima Q10

Il Coenzima Q10 viene normalmente utilizzato a dosaggi compresi tra i 30 ed i 100 mg al giorno, anche se talvolta vengono consigliati quantitativi più generosi, fino ai 300 mg/die.
Dal momento che stiamo parlando di un elemento altamente idrofobico, che sfrutta la sua liposolubilità per trasportare elettroni nella membrana interna dei mitocondri, il Coenzima Q10 viene assorbito in maniera più efficace se assunto insieme ad un pasto ricco di lipidi.
Se ne consiglia pertanto l'assunzione durante i pasti.

Effetti Collaterali

L'uso di Coenzima Q10, soprattutto a dosi superiori i 200 mg giornalieri, è stato associato alla comparsa di dolore epigastrico, nausea e diarrea.

Controindicazioni

Quando non dev'essere usato il Coenzima Q10?

L'uso del Coenzima Q10 è controindicato in caso di ipersensibilità al principio attivo.

 Interazioni Farmacologiche

Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto del Coenzima Q10?

In letteratura sono riportate interazioni farmacologiche degne di nota tra Coenzima Q10 e:
Si ricorda infine l'utilità della supplementazione con Coenzima Q10 durante terapie ipolipemizzanti con statine, alle quali si associa classicamente una carenza di tale nutriente.

Precauzioni per l'uso

Cosa serve sapere prima di prendere il Coenzima Q10?

L'assunzione di Coenzima Q10 dovrebbe essere evitata, data l'assenza di studi a riguardo, durante la gravidanza e nel successivo periodo di allattamento al seno.
Alcuni report clinici descrivono un potenziale effetto ipoglicemizzante del Coenzima Q10, tale da richiedere supervisione medica in pazienti affetti da diabete e contestualmente soggetti a terapia farmacologica.

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Suora Iron-Woman

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Suora e Ironman: la storia di Madonna Buder




Nel 1985 ha completato il primo Ironman, alle Hawaii, e 27 anni più tardi ha stabilito un record per la categoria 80-84 anni: l'incredibile storia della Sorella americana che corre ancora oggi.



 MILANO - Il film “Unlimited Youth” è l'ultimo capitolo della campagna Nike “Unlimited” che include i film “Unlimited Courage” e “Unlimited You”, una serie di corti su atleti che sono stati pubblicizzati nel mese di agosto. Un modo per celebrare anche gli atleti… di tutti i giorni, quelli che cercano sempre di superare i loro limiti e che, anche nel corso di questa estate, proveranno a dimostrare il loro… potenziale illimitato. “Unlimited Youth” celebra un’atleta straordinaria, Suor Madonna Buder, e la sua determinazione a sfidare le concezioni convenzionali.

 
LA STORIA - Quando sorella Buder aveva bisogno di un po' di grinta in più per completare il suo primo triathlon Ironman, il Campionato del Mondo nelle Hawaii, ha pensato al divino canalizzando le sue energie in una direzione precisa. “Ho pensato alla linea del traguardo come l'ingresso verso il Paradiso, nella Pearly Gates - ha ricordato - e questo mi ha spinto fin lì”. Suor Buder ha completato il Campionato del Mondo nelle Hawaii nel 1985, all'età di 55 anni e poi a 82 è diventata la donna più anziana di finire un triathlon Ironman. Ha anche battuto il record per il miglior tempo finale (16 ore e 32 minuti) per la categoria 80-84 anni. Oggi, a 86 anni, ha completato oltre 45 gare Iroman, ciascuna composta da una nuotata 2,4 miglia, 112 miglia in bicicletta e una corsa da 26,2 miglia.



 La sua volontà d'acciaio le ha fatto guadagnato il soprannome di “Suora di ferro”. Per lei però non è stato tutto facile perché ha avuto infortuni come rotture di ossa e per pochi secondi una volta non è riuscita ad arrivare al traguardo. “L’unico fallimento è non provare perché lo sforzo per arrivare a un traguardo è di per sé un successo” ha aggiunto. Suor Buder ha iniziato a fare sport 7 anni prima della sua corsa alle Hawaii, nel 1978 quando ha partecipato a un seminario sulla costa in Oregon sotto la guida di un sacerdote che gli aveva consigliato questa pratica per armonizzare mente, corpo e anima. La Sorella ha “abbracciato” questo credo… all'estremo e poi ha scoperto il triathlon. La sua resistenza fisica lei la attribuisce alla capacità di ascoltare il suo corpo e al mantenimento di una mentalità positiva. “Portate il vostro atteggiamento sempre con voi: puoi avere successo o autodistruggerti. Se si pensa positivo si può anche trasformare una cosa negativa in positiva”. E’ grazie a tutta questa esperienza che può dare consigli a chi si avvicina al mondo dello sport, soprattutto ai giovani atleti: “La maratona si fa un passo alla volta”.