Rinvigorenti Naturali: 8 alimenti che ci rimettono in piedi. Salve a tutti,oggi parliamo di come lo

giovedì 27 ottobre 2016

Il record mondiale della riforestazione spetta all’India: in 24 ore sono stati piantati 50 milioni di alberi di 80 specie diverse grazie ad 800mila volontari il giorno 15 luglio 2016.  Il progetto è quello di riforestare il 12% del territorio, come simbolo dell’impegno della nazione contro i cambiamenti climatici, secondo le promesse di Parigi.  Per questo scopo il governo ha stanziato 6 miliardi di dollari. L’obiettivo è arrivare al 29% del territorio dell’intera nazione coperto da foreste, vecchie e nuove.

Il lavoro di un albero è importantissimo: cattura CO2 dall’atmosfera, la conservano e la trasforma. Secondo alcune stile il 15% delle emissioni di gas serra è dovuto alla deforestazione e alla perdita di alberi sul pianeta. Gli alberi tendono anche ad aiutare a ripulire l’aria dalle impurità.
E sono belli da vedere.

Come tutti i paesi in via di sviluppo l’India ha perso molte delle sue foreste negli ultimi decenni, a causa di urbanizzazione ed industrializzazione. E cosi, il giorno 11 Luglio 2016 il governo ha promosso una giornata simbolo per la riforestazione e sono stati piantati ben 49,3 milioni di alberi nello stato dell’Uttar Pradesh.  Gli alberi sono stati piantati lungo strade, ferrovie, terre pubbliche e nelle foreste.

Sarà una cosa buona per l’India e per i polmoni della sua gente.  E questo perché oltre al record degli alberi l’India ha anche un altro record non proprio invidiabile: quello di nazione con sei delle dieci città più inquinate del mondo in termini di concentrazioni di PM 2.5. Peggio della Cina.
Le città sono: Dehli, Gwalior, Allahbad, Patna, Raipur, Ludhiana. Le altre città della top 10 sono due in Cina, una in Iran e in una in Cameroon.
Ovviamente gli alberi non risolveranno il problema, ma sono un passo in avanti, per piccolo che sia, e fanno si che quegli 800mila volontari si sentano maggiormente partecipi nel difendere la natura nel loro quotidiano. Il record precedente di numero di alberi piantati in un solo giorno era detenuto dal Pakistan nel 2013, con “soli” 850,000 nuovi fusti.
E non c’è solo l’India: in Africa l’obiettivo della AFR100 (l’African Forest Landscape Restoration Initiative) è quello di riforestare o di forestare ex novo 100 ettari di terreno. Finora le nazioni che hanno aderito con dei target precisi sono dieci:  Congo (8 milioni di ettari), Ethiopia (15 millioni di ettari), Kenya (da stabilire), Liberia (1 milione di ettari), Madagascar (da stabilire), Malawi (da stabilire), Niger (3,2 milioni di ettari), Rwanda (2 milioni di ettari), Togo (da stabilire), Uganda (2,5 milioni di ettari).





La New York Declaration of Forests invece fu firmata nel Dicembre del 2015 con l’obiettivo di dimezzare la deforestazione entro il 2020 e fermarla completamente entro il 2030. Tutto bene allora? Non proprio. Sono tutte promesse o gesti dimostrativi che durano 24 ore. Occorrerà vedere se le promesse verranno veramente mantenute. Occorre vigilare sull’operato di queste 24 ore.
Per esempio, molti degli alberi appena piantati in India moriranno perché è quasi normale che la riforestazione fatta da volontari non sia perfettamente efficiente. Anzi si calcola che il 40% di quegli alberi morirà. E quindi ci vuole la perseveranza e la pazienza di volerlo.

E certo, come sempre, già che se ne parli, e che ci siano promesse e tentativi è un passo in avanti( la cooperazioni di Tutti).  Ma la strada e’ lunga: abbiamo distrutto meta’ delle foreste che un tempo coprivano la terra ma la Speranza e che usiamo l'intelletto in modo sinergico e costruttivo.

 Pink Floyd

Ciao a tutti,visto che il prossimo anno scadono i 50 anni della loro storia, minimo dedicare uno spazio(anche come fan) Buona lettura.


Pink Floyd, sinonimo di psichedelia, di ricerca e di innovazione.
Si dice che costruissero la loro musica come fosse una vera e propria opera architettonica, certo le basi per farlo le avevano, visto che uscivano tutti, tranne Barrett, da una scuola d'arte
Quattro ragazzi coetanei (le date di nascita variano dal 1944 al 1946), Roger Waters, Richard "Rick" Wright, Nick Mason e quel Roger Keith "Syd" Barrett, che ben presto diventerà tanto presente nei testi e nelle musiche dei Pink Floyd, quanto assente fisicamente.
E' Syd Barrett a dare il nome al gruppo, unendo i nomi dei due jazzisti Pink Anderson e Floyd Councille e sarà lo stesso Syd Barrett a scrivere i primi testi, visionari e lisergici esattamente come la sua mente sconvolta dal LSD, ma assolutamente unici, innovativi, insomma assolutamente splendidi
I Pink Floyd iniziano a suonare nel 1965 al "Marquee", locale ormai entrato nel mito per i moltissimi futuri grandi che si susseguirono fra le sue mura e proprio lì incontrano Peter Jenner che diventa il loro primo manager.
Nel 1967, dopo due singoli ("Arnold Layne" e "See Emily Play") di buon successo, esce il primo album, "The Piper At The Gates Of Dawn", che vola in testa alle classifiche. Atmosfere da sogno, filastrocche infantili che si aprono sul folle mondo di Barrett, suoni innovativi: l'album porta già il marchio Pink Floyd.
Ma i Pink Floyd non usano solo le musiche ed i testi: i loro concerti segnano una svolta anche dal punto di vista multimediale.
Luci psichedeliche si agganciano a filmati che colpiscono il pubblico trasportandolo in una dimensione irreale ed artisticamente perfetta.
Dopo un solo anno, nel 1968, Barrett cede allo stress della notorietà, al cambiamento di vita e la sua mente geniale quanto fragile si perde in quella dimensione costruita artificiosamente; è morto il 7 luglio 2006, Syd Barrett, dopo che, per quarant'anni, la sua vita si è srotolata lentamente e senza tempo tra le case di cura per malattie psichiatriche e la casa materna……
Nel gruppo il suo posto viene preso dall'amico David Gilmour ed il suo ingresso fa sì che la musica dei Pink Floyd abbia risonanze più vicine alla tradizione rock e blues; il suo stile chitarristico si fonde perfettamente con le composizioni di Waters e continua la ricerca di sonorità "diverse".
Gilmour non ha praticamente neppure il tempo di "capire" il gruppo che si inizia la stesura di "Ummagumma", uscito nel 1969, nel quale, alla pari degli altri, si ritrova a dover comporre testi e musica di uno dei brani ("The Narrow Way") e se la cava egregiamente.
L'album è diviso in due parti distinte: la prima registrata dal vivo durante i concerti, la seconda formata da "singoli" scritti ed eseguiti dai componenti del gruppo. Con lunghissime le digressioni puramente strumentali difficili da catalogare, con gli incredibili cambi di stile, con sonorità che a tratti portano l'ascoltatore avanti di decenni, forse è spiegabile solo dallo stesso titolo che, in slang stretto, ha il significato di atto sessuale; "Ummagumma", accolto calorosamente dalla critica, ma troppo innovativo per venir digerito facilmente dalla massa, per molti è ancora oggi l'album top dei Pink Floyd e sicuramente è l'album di svolta dopo Barrett.
Il 1970 è l'anno di "Atom Heart Mother" (recensione) che segna la loro entrata definitiva nella storia della musica: perfezionismo ed anima, in loro, sono fusi sapientemente in un modo praticamente introvabile in altri gruppi.
Roger Waters ha ormai la leadership del gruppo, ma le sue fobie ben presto determineranno allo sfacelo totale: impossibile lavorargli accanto, impossibile opporsi alle sue idee, mentre il successo ormai arrivato e le conseguenti lughissime tournee che i quattro devono affrontare, non aiutano certo a sedare gli animi.
Dopo "Meddle" del 1971 e "Live At Pompei", che diventerà un memorabile film nel 1972, i Pink Floyd sfornano, nel mazo 1973, il memorabile "Dark Side of the Moon" (recensione), nel quale le suite lunghissime lasciano spazio a brani più "normali". Sicuramente di più facile ascolto (non per questo inferiore ai precedenti) e di più facile impatto sulla massa "Dark Side" è l'apoteosi: più di 30 milioni di copie vendute fino al 1998, in classifica negli Stati Uniti ininterrottamente per 13 anni (... poi la rivista Billboard decise che il limite massimo erano 10 anni di permanenza...), è considerato uno tra le cinque pietre miliari della storia del rock.
Si prepara per i Pink Floyd un periodo massacrante: un anno e mezzo di tour senza soste, di concerti in tutto il mondo è il prezzo da pagare per un successo del tutto inaspettato.
Ovviamente, a queste condizioni, le nuove creazioni subiscono un fortissimo rallentamento e l'album successivo, "Wish You Were Here" (recensione) uscirà appena nel settembre del 1975. Emblematico, come tutte le opere dei Pink Floyd, ci riporta le lunghissime suite e le riprese abbandonate con "Dark Side" ma non troviamo niente di bucolico: l'atmosfera è fredda, come freddo è il business, mentre, a tratti, veniamo sommersi da una profonda malinconia .. da ciò che, in fondo, i quattro hanno perso per la fama. La visione di Roger Waters ci appare chiara: prigioniero di un mondo che non voleva, che sente totalmente nemico ... e nessuna via di fuga è possibile.
"Animals" del 1977 riconferma e sottolinea ancora di più questa visione. Orwell, ne "La fattoria degli animali", non dava speranza: anche dopo la più rivoluzionaria delle rivoluzioni, se "tutti gli animali sono uguali, qualcuno è più uguale degli altri". Nelle profondità contorte dell'animo di Waters il "muro", "The Wall" sta prendendo connotati sempre più precisi e l'anno di tour che segue l'uscita di "Animals sicuramente butta benzina sul fuoco.
"The Wall" (recensione) esce del 1979 e, in lunghissimo e complicato doppio, Waters riesce forse a dar voce a sè stesso. Altro successo clamoroso! Malgrado la complessità dei temi trattati, malgrado la lunghezza dell'album "The Wall" diventa la voce di una generazione e, a trent'anni di distanza, le sue tematiche continuano ad essere attuali tanto che all'album segue, nel 1982, il film, con la regia di Alan Parker e Bob Geldof nel ruolo del protagonista Pink e, nel 1990, a festeggiare il primo anniversario della caduta del muro di Berlino (ed a Pink Floyd già sciolti), "The Wall" è lì, in un mega concerto, con il solo Roger Waters ed altri artisti del calibro di Bryan Adams, Marianne Faithfull, James Glaway, Ute Lemper, Joni Mitchell, Van Morrison e Sinead O'Connor.
“The Final Cut - a requiem for the post war dream” , pubblicato nell'83, è l'ultimo album a formazione apparentemente completa, visto che in realtà sia i testi che le musiche sono di Waters.
I Pink Floyd sono arrivati al capolinea, spinti inesorabilmente dalla visione distorta che il suo leader ha del mondo.
Dopo lunghe battaglie legali per la vera e propria detenzione del nome, Gilmour, Mason e Wright (quest'ultimo in modo marginale) registrano nel 1987 "Momentary Lapse Of Reason"; la risalita è difficile e non si toccheranno più le vette precedenti.
Eppure i Pink Floyd continueranno ad essere dei pilastri nella storia della musica, pilastri non relegati nei ricordi ma vivi e presenti nella vita di tutti noi.
Evento epico la loro momentanea riunione sul palco di Londra del Live 8 (il 2 luglio 2005), mega concerto voluto da Bob Geldof in corrispondenza con la riunione del G8 a Gleneagles per dar voce a coloro che al G8 non hanno rappresentanti.
I Pink Floyd erano lì: David Gilmour accanto a Roger Waters, entrambi contenti di quel passo che c'ha messo 20 anni per venir compiuto.
Rosalba Crosilla

Salve a Tutti, con l'inoltrarsi della stagione Autunnale,

oltre all'echinacea stupenda scoperta e tutore delle nostre difese immunitarie!....c'è un'altra pianta
veramente portentosa.........buona lettura

L'Aglio e il Sistema Immunitario

L'Aglio e le sue proprietà

L'Aglio e il Sistema Immunitario
L'Aglio e le sue proprietà medicinali, la coltivazione, tutti i tipi d’aglio, le ricette, i benefici, AIDS e aglio, tumori e aglio, risolvere il problema dell'alito all'aglio; ipertensione e circolazione, disturbi cardiovascolari, diabete, infezioni, candida e alte micosi e molto altro in un libro veramente completo!


L’aglio crudo non è per tutti. Infatti più di uno spicchio di aglio crudo al giorno può causare irritazioni alle pareti intestinali e mangiare troppo aglio crudo per lunghi periodi di tempo può danneggiare le cellule ematiche e provocare anemia. La moderazione è la chiave di tutto. Attualmente è possibile trovare nei negozi di alimenti naturali diversi prodotti a base di aglio crudo privi delle sostanze chimiche irritanti pur conservando quelle benefiche e con proprietà terapeutiche.
Molti sono gli usi medicinali attribuiti all’aglio. È stato affermato che può prevenire raffreddori, influenza, tubercolosi, bronchite, foruncoli, tumori e malattie cutanee. Sembra riduca il rischio di malattie cardiache e tumori. All’aglio è attribuita anche la proprietà di rafforzare in modo naturale il sistema immunitario. Sebbene alcune di queste storie sull’aglio si siano rivelate solo delle leggende, i ricercatori stanno scoprendo che la reputazione medicamentosa dell’aglio è maggiore di quanto possa sembrare.
......
Il sistema immunitario ha la specifica funzione di proteggerci dalle malattie ed è stato dimostrato che l’aglio è in grado di stimolare la funzione immunitaria. Il sistema immunitario fa parte di un sistema di difesa più ampio, che include anche la pelle, e che impedisce a molti organismi e sostanze nocivi di entrare; lacrime, saliva e sudore, che contengono sostanze chimiche in grado di distruggere alcuni batteri e microbi; le mucose che schermano le pareti interne dell’organismo da tossine e germi.
Anche tonsille, adenoidi, milza, appendice e ghiandola timica fanno parte del sistema immunitario, insieme alla schiera di globuli bianchi composti da diversi tipi di cellule che attaccano e distruggono gli organismi estranei e i batteri. Un tipo di globuli bianchi, i linfociti B, possono essere convertiti in cellule che producono anticorpi, i soli organismi del corpo umano che distruggono ed eliminano i virus.
Uno degli apparati più importanti del sistema immunitario è il sistema linfatico, una rete di vasi sottili e nodi che si estende per tutto il corpo e attraverso la quale passa un liquido detto linfa che trasporta batteri e altre sostanze nocive fino ai linfonodi per essere distrutti. Durante un’infezione, i linfonodi possono apparire ingrossati e doloranti, soprattutto quelli nella gola, sotto le mascelle e nell’inguine.
I vasi linfatici seguono i vasi sanguigni nel corpo, formando un sistema parallelo.
Diversamente dal sistema della circolazione sanguigna, il sistema linfatico non ha il cuore per pompare la linfa lungo i vasi, ma riceve l’impulso dalle contrazioni muscolari durante l’esercizio o l’attività fisica e la respirazione. I globuli bianchi pattugliano il sangue e la linfa nel tentativo di distruggere qualsiasi particella estranea e batterio che incontrano.

Non tagliate quel cordone

I globuli bianchi, che includono neutrofili, monociti e linfociti, formano il sistema immunitario. È un miracoloso sistema di milioni di globuli bianchi che ci proteggono dall’attacco di tessuti, batteri e numerosi altri microrganismi estranei che invadono il corpo umano.
C’è da sorprendersi, ma non stupirsi, se il corpo umano accoglie un’intera “famiglia” di cellule diverse che, come i globuli bianchi, deriva da una cellula principale chiamata cellula staminale che si trova principalmente nel midollo osseo.
Nel 1987 il dottor Harold Broxmeyer fu in grado di dimostrare che le cellule staminali sono presenti in abbondanza nel sangue all’interno del cordone ombelicale dei neonati. La quantità di sangue è solitamente meno di 3 dl, ma è stata sufficiente per salvare la vita di un bambino. Un bambino in tenera età affetto da una degenerazione del midollo osseo è stato salvato grazie a una trasfusione di questa piccola quantità di sangue ottenuta dal cordone ombelicale della sua sorellina appena nata. Le nuove cellule staminali hanno cominciato a svilupparsi all’interno delle ossa del bimbo, a quanto pare producendo nuovo midollo osseo. Dopo circa un anno, il sistema emopoietico era stato completamente rimpiazzato.
Questa scoperta ha ovviamente implicazioni di vasta portata per molte malattie. Sottolinea, ancora una volta, la saggezza delle ostetriche “non scientifiche” quando insistevano di tagliare il cordone ombelicale solo quando avesse smesso di pulsare.

Ricordatevi la ghiandola timica!

Ricordate, non molto tempo fa, quando la comunità scientifica e quella medica ci dissero che la ghiandola timica non serviva a molto negli adulti? Ricordate quegli operatori medici “non scientifici” che avevano abbandonato il cartello delle case farmaceutiche e furono derisi quando osarono prendere le distanze da questo dogma? La verità vince sempre! Oggi, sappiamo che un sistema immunitario immaturo produce cellule che normalmente attaccherebbero qualsiasi tessuto dell’organismo se non fosse per l’azione della ghiandola timica. È nel timo che il sistema immunitario impara a riconoscere le cellule nocive, a distinguere fra cellule utili e inutili. I ricercatori iniziano a rendersi conto che la ghiandola timica, per tutta la vita, secerne ormoni timici chiamati Timosine che influenzano direttamente la capacità individuale di combattere la malattia.

Linfociti T citotossici

I linfociti, o globuli bianchi, possono essere differenziati, oltre che per altre caratteristiche, in base all’origine e alla funzione. I linfociti che provengono dal midollo osseo sono chiamati linfociti B mentre quelli che provengono dal timo sono chiamati linfociti T. I globuli bianchi più aggressivi sono chiamati linfociti T citotossici o linfociti T “killer”. La loro funzione principale è quella di esaminare le altre cellule alla ricerca di segni di anomalie e distruggerle con enzimi appositi. Poiché prendono parte a questa incredibile attività di sorveglianza immunologica del sistema immunitario, non solo scovano gli invasori estranei quali virus e batteri, ma scovano e distruggono anche le cellule maligne come il cancro.

All’orizzonte: gli spazzini

I macrofagi sono un tipo di globuli bianchi che vanno alla ricerca di sostanze nocive nell’organismo per eliminarle. Anche i loro amici, i linfociti B (globuli bianchi che si formano nel midollo osseo), ingeriscono molecole tossiche.
I macrofagi collaborano con altre cellule attive del sistema immunitario quali i linfociti B e i linfociti T per generare gli anticorpi, gli unici componenti del sistema immunitario in grado di catturare e distruggere i virus. I virus sono fra le particelle più pericolose che entrano nell’organismo umano. Gli antibiotici non riescono a danneggiarli e non esiste nessun farmaco in grado di distruggere i virus senza nuocere anche all’organismo. È stato dimostrato, però, che l’aglio è un potente stimolatore del sistema immunitario. Sebbene gli effetti immunologici dell’aglio non siano ancora completamente conosciuti, sembra che agisca come uno stimolatore aspecifico del sistema immunitario. Aumenta la fagocitosi attraverso la quale gli organismi invasori e le cellule anormali vengono eliminate dall’organismo.
Produce anche un forte aumento dell’attività delle cellule “natural killer” e questo spiega in parte i suoi effetti antitumorali, antivirali e antimicrobici.

La semplicità è un’arte

Vi ho dato i rudimenti del sistema immunitario. Tuttavia conosco persone che leggeranno queste pagine alla ricerca di risposte per disturbi di salute che per loro sono importanti. La ricerca sull’aglio ha appena mosso i primi passi e credo che ci sia molto di più da imparare, molto di più che l’aglio possa fare ma non ce ne rendiamo ancora conto.
Non è necessario sapere tutto sull’aglio per usarlo per migliorare la nostra salute. Non avete niente da perdere a consumare aglio tutti i giorni per proteggere la vostra salute e rafforzare il vostro stato di benessere.
La salute è semplice. Cerchiamo di non renderla troppo complicata. Imparate l’arte della semplicità in tutto ciò che fate. Siate sempre dei ricercatori, degli studenti. Imparate le cose fondamentali poi, con gioia, fate le scelte giuste per allungare la vostra vita al servizio di Dio e dei vostri simili.
Talvolta ci concentriamo troppo sul lato fisico della salute. Dobbiamo prenderci cura del lato fisico ma ho imparato che la mente conduce e il corpo segue. Sviluppate un atteggiamento allegro e positivo, e sarete felici di averlo fatto.