Le Virtù e le Scoperte fatte con la VITAMINA C
Già nel XVI secolo era noto che lo scorbuto si preveniva e si curava somministrando estratti di aghi di pino, di verdure o di limone, ma solo nel 1912 Funk ipotizzo la presenza nelle piante verdi di una sostanza idrosolubile ad azione antiscorbutica, nel 1921 tale sostanza fu isolata e denominata vitamina C.
Vitamina C è il termine utilizzato per indicare il sistema redox acido ascorbico acido deiroascobico, un sistema ossidoriduttivo reversibile a forte azione antiossidante.
L'acido ascorbico è la forma enolica del 3-cheto-L-gulofuranolattone.
La vitamina C viene sintetizzata dalle piante e da molti animali (anfibi, rettili, alcuni uccelli e Mammiferi) a partire dal glucosio.
Tra i Mammiferi solo l'uomo, altri primati e la cavia non sono in grado di sintetizzarla per carenza della L-gulono-g-lattone ossidasi
Assorbimento e trasporto
La vitamina C viene assorbita nella parte prossimale dell'intestino tenue per trasporto facilitato Na+dipendente, l'assorbimento diminuisce nella vecchiaia, nei casi di acloridria e di infezioni intestinali.Il grado di assorbimento per dosi dietetiche è elevato 70÷90%, ma declina per dosi superiori ad 1 g; l'aspirina ne inibisce l'assorbimento.
La vitamina C viene trasportata nel plasma dall'albumina sotto forma di acido ascorbico, che entra nelle cellule come acido deidroascorbico (l'insulina favorisce il passaggio e il glucosio lo inibisce).
Una volta entrato l'acido deidroascorbico viene ridotto ad acido ascorbico che si concentra prevalentemente nel citoplasma dove svolge la funzione di antiossidante.
Deposito ed eliminazione
A differenza delle altre vitamine la vitamina C viene accumulata nell'organismo umano soprattutto nel fegato e nelle ghiandole surrenali, ciò spiega perché i sintomi da carenza compaiano solo dopo 4 mesi.Il pool di vitamina C nell'organismo umano e di circa 1,5÷5 g.
Il catabolismo dell'acido deidroascorbico avviene per idrolisi dell'anello con formazione di acido 2,3-dicheto-L-gulonico, che può essere decarbossilato a CO2 e composti a 5 atomi di carbonio (xilosio, ac. xilonico) o ossidato ad acido ossalico e composti a 4 atomi di carbonio (ac. treonico).
L'acido ascorbico viene eliminato principalmente con le urine; viene riassorbito, in parte, nei tubuli renali per trasporto attivo Na+ dipendente, che insieme all'assorbimento intestinale rappresenta un meccanismo di regolazione omeostatica.
Funzioni della vitamina C nell'organismo
La vitamina C è necessaria per numerosi processi di idrossilazione catalizzati da alcune ossigenasi.La vitamina C svolge importanti funzioni quali:
- la biosintesi del collagene: dove interviene nella conversione della prolina in idrossiprolina e della lisina in idrossilisina ad opera della prolina idrossilasi e della lisina idrossilasi che richiedono Fe++ (la vitamina C mantiene il ferro in forma ridotta);
- la sintesi della noradrenalina (neurotrasmettitore) a partire dalla dopamina e, con ogni probabilità del triptofano in serotonina;
- la sintesi della carnitina, essenziale per il trasferimento di acili (acidi grassi) nei mitocondri;
- Il catabolismo della tirosina ad acidi fumarico e acetacetico attraverso la formazione dell'acido omogentisinico;
- l'amidazione dell'estremità carbossiterminale di peptidi ormonali quali la vasopressina, l'ossitocina, la colecistochinina, l'ormone adrenocorticotropo (ACTH) e l'ormone rilasciante la tireotropina;
- la biosintesi degli acidi biliari, infatti nelle cavie sottoposte ad una dieta carente di vitamina la sintesi risulta ridotta; la vitamina C sembra stimolare la reduttasi del citocromo P450, responsabile dell'idrossilazione in posizione 7-a del colesterolo, necessaria per la sintesi dell'acido colico;
- l'attivazione dell'acido folico in acido tetraidrofolico (FH4), forma biologicamente attiva;
- la regolazione dei livelli endogeni di istamina, inibendone il rilascio e favorendone la degradazione (la vit. C si utilizza a scopo terapeutico per prevenire lo shock anafilattico, la pre-eclampsia e la prematurità nelle complicanze della gravidanza);
- la biosintesi degli ormoni steroidei della corteccia surrenale (per idrossilazione); infatti, quando aumenta il bisogno ormonale nella corteccia si verifica una deplezione sia di colesterolo che di vitamina C;
- l'assorbimento intestinale del ferro (riducendo il Fe ferrico a ferroso e favorendo la formazione di chelati stabili in grado di mantenere il Fe solubile in ambiente alcalino), il suo trasferimento dalla transferrina plasmatica alla fereritina tissutale e l'aumentata disponibilità intracellulare favorendo il legame ferro-ferritina e aumentando la stabilità del complesso stesso;
- la riduzione dell'efficienza dell'assorbimento intestinale del rame, poiché la forma ossidata è più assorbita di quella ridotta (a dosi elevate di vitamina);
- ridurre la tossicità di alcuni minerali (Ni, Pb, V, Cd, Se), che in forma ridotta vengono assorbiti più difficilmente o escreti più velocemente;
- favorire l'utilizzazione del selenio a dosi fisiologiche, aumentandone la biodisponibilità di alcune sue forme organiche e inorganiche;
- un'azione preventiva nella cancerogenesi da nitrosamine, inibendo la loro sintesi, che avviene a livello intestinale, per reazione dei nitriti con i gruppi aminici;
- la riduzione degli ioni superossidi, dei radicali idrossilici, dell'acido ipocloroso e altri potenti ossidanti, proteggendo la struttura del DNA delle proteine e delle membrane dai danni che tali ossidanti potrebbero provocare;
- la costituzione, insieme alla vitamina E, di un sistema di protezione contro il danno ossidativo provocato dai radicali liberi: i PUFA sono protetti dai tocoferoli, che in seguito a irradiazione formano radicali fenossilici, i tocotrienossilici, per essere poi rigenerati a spese della vitamina C che forma un radicale ascorbilico;
- la funzione immunitaria, infatti si è osservato sperimentalmente che la vitamina C è in grado di:
- stimolare la produzione di interferoni, che proteggono le cellule dagli attacchi virali,
stimolare la proliferazione dei neutrofili, - proteggere le proteine dall'inattivazione da parte dei radicali liberi prodotti durante i processi ossidativi che si verificano nei neutrofili,
- stimolare la sintesi del fattore timico umorale e degli anticorpi delle classi IgG e IgM.
Vitamina C, una storia di "fragilità"
- Aria, luce, temperatura sono in grado di impoverire il prodotto alimentare del suo contenuto in vitamina C;
- i fagiolini freschi sacrificano 1/3 della loro vitamina C appena dopo il primo giorno;
- nei piselli il livello di vitamina C diminuisce, a temperatura ambiente, del 10% ogni giorno;
- negli spinaci freschi, conservati per 7 giorni, a 4°C, rimane solo il 20% della dote totale in vitamina C;
- gli spinaci surgelati trattengono l'80% del patrimonio di vitamina C anche a 3 mesi di conservazione;
- il lavaggio prolungato di verdure e ortaggi, la cottura, un successivo riscaldamento riducono drasticamente la presenza della vitamina C;
Carenza di vitamina C
La carenza di vitamina C, nell'adulto, compare dopo 45÷80 giorni, in considerazione dei depositi relativamente consistenti e determina lo scorbuto.
La sintomatologia iniziale è aspecifica, compaiano infatti stanchezza, affaticamento, inappetenza, dolori muscolari e aumentata sensibilità alle infezioni.
A cui segue una sintomatologia specifica a carico dei tessuti di sostegno (ossa, cartilagine, tessuto connettivo) e delle gengive.
Si manifestano emorragie petecchiali a livello cutaneo, specialmente degli arti, contemporaneamente le gengive si tumefanno, diventano dolenti e spugnose, con comparsa di tipiche emorragie, che possono sfociare in fenomeni ulcerativi e necrotici, con espulsione dei denti.
Si riscontrano inoltre epistassi, ematuria, emorragie muscolari e sottopriostee.
Si tratta di emorragie multiple a vaso integro, si verifica quindi fuoriuscita di sangue dai vasi per diapedesi.
Lo scorbuto è caratterizzato da un difetto di formazione del collagene con conseguente indebolimento delle strutture collageniche nelle ossa, cartilagini, denti e tessuti connettivi, con emorragie sottoperiostee; questi fenomeni a lungo andare possono provocare anche degenerazione del tessuto osseo.
Nei bambini, di età compresa tra i 6 e i 18 mesi, in genere, alimentati artificialmente si può verificare una carenza di vitamina C denominata scorbuto infantile o morbo di Moeller-Barlow. Tale sindrome, in fase iniziale, è caratterizzata da irritabilità, inappetenza, emorragie gengivali, cutanee e subperiostee delle ossa lunghe.
In una fase successiva compaiano alterazioni del tessuto cartilagineo, specialmente a livello delle giunture condro-costali (rosario scorbutico o pseudo rachitico), ematomi sottoperiostei più evidenti, soprattutto in corrispondenza delle epifisi femorali e tibiali, più raramente omerali, con forti dolori e, non raramente, con anemia e febbre.
L'esame radiologico rivela arresto della osteogenesi delle ossa lunghe, reperto che facilita la diagnosi.
Eccesso di vitamina C
L'apporto do vitamina C a dosi elevate (fino a 10 g/die) sembra sufficientemente sicuro, anche se a dosi superiori, non mancano effetti indesiderati, riportati in letteratura, quali:
- aumentata produzione di ossalati, con conseguente aumento del rischio di calcoli renali;
- aumentato assorbimento intestinale del ferro (non emico), con potenziale sovraccarico di ferro;
- inibizione competitiva del riassorbimentodi acido urico a livello renale;
- effetto proossidante, potenziale e probabilmente a dosi così elevate difficilissimamente raggiungibili.
Alimenti apportatori di vitamina C e fabbisogno quotidano( premessa possibilmente Biologici o a coltivazione in bio-dinamica)
La vitamina C è ampiamente distribuita in natura, tuttavia può variare in funzione della specie, del grado di maturazione e delle condizioni di conservazione e trattamento prima del consumo.
Gli alimenti più ricchi di vitamina C sono: alcuni frutti freschi (quelli aciduli, agrumi, ananas, kiwi, fragole, ciliegie ecc.), alcune verdure fresche (lattuga, radicchi, spinaci, broccoletti ecc.), alcuni ortaggi freschi (broccoli, cavoli, cavolfiiori, pomodori, peperoni), tuberi (patate soprattutto se novelle).
Alimento
Vitamina C [mg/100g]
Uva, succo 340 Peperoncini, piccanti 229 Ribes 200 Peperoni, rossi e gialli 166 Prezzemolo 162 Peperoni, crudi 151 Peperoni, verdi 127 Broccoletti di rapa, crudi 110 Rughetta o rucola 110 Broccoletti di rapa, bolliti 86 Kiwi 85 Cavoli di Bruxelles, crudi 81 Foglie di rapa 81 Cavolo broccolo verde ramoso, crudo 77 Cavolfiore, crudo 59 Lattuga da taglio 59 Broccolo a testa, crudo 54 Spinaci, crudi 54 Clementine 54 Fragole 54 Broccolo a testa, bollito 53 Cavoli di Bruxelles, bolliti 52 Cavolo cappuccio rosso 52 Tarassaco o dente di leone 52 Arance 50 Limoni 50 Cavolo cappuccio verde, crudo 47 Radicchio verde 46 Arance, succo 44 Pomodori, conserva 43 Anona 43 Limoni, succo 43
- stimolare la produzione di interferoni, che proteggono le cellule dagli attacchi virali,
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