E' attivo il primo ospedale di medicina alternativa
E’ nato nella regione della Toscana il primo ospedale di medicina alternativa. Per questo fine è stato scelto l’Ospedale Petruccioli di Pitigliano, in provincia di Grosseto, dove ci si può curare con agopuntura, fitoterapia, omeopatia e medicina tradizionale cinese insieme alla medicina classica.

L’attività del Centro di Medicina Integrata dell’ospedale Petruccioli di Pitigliano è iniziata dal mese di febbraio 2011; essa prevede l’utilizzo della medicina ufficiale in maniera integrata con le medicine complementari normate dalla Regione Toscana (agopuntura, omeopatia, fitoterapia) nella cura di molte patologie diffuse nella popolazione.
In tutto il mondo sono presenti strutture ospedaliere e cliniche universitarie che offrono prestazioni di medicina complementare a fianco della medicina classica, in oriente come in occidente. Lo scopo di Pitigliano è anche quello di avviare sperimentazioni utili a misurare l’efficacia di queste medicine in termini di miglioramento della qualità della vita e di miglioramento della salute dei pazienti/cittadini, in particolar modo di quelli affetti da malattie croniche, chiamate così proprio perché inguaribili con la sola medicina convenzionale.
Agopuntura, omeopatia e fitoterapia sono state riconosciute medicine complementari. Scelta di terapia: Nel centro l’omeopatia ed agopuntura vengono praticate con la medicina tradizionale, sia in ambulatorio che per i pazienti ricoverati. I pazienti che vengono ricoverati, in accordo con i medici ospedalieri che li seguono, possono decidere se seguire solo la terapia tradizionale o integrarla con le medicine complementari, praticate sulla base di “un approccio interdisciplinare, diagnostico e terapeutico, finalizzato alla scelta terapeutica più appropriata ed efficace in termini di qualità della vita, benessere e salute”, come viene riportato nel progetto costitutivo del centro.
Quali sono le malattie: E’ possibile rivolgersi alla struttura di Pitigliano per il trattamento di malattie reumatiche croniche, per gli esiti di traumi e di ictus, la riabilitazione ortopedica e neurologica, la cura della psoriasi e per le dermatiti allergiche, per l’asma e l’insufficienza respiratoria, per le patologie gastrointestinali, per contenere gli effetti collaterali della chemioterapia e della radioterapia in oncologia e nella terapia del dolore cronico e nelle cure palliative.

La legislazione. Una legge regionale (la n. 9 del 2007) garantisce il principio della libertà di scelta terapeutica del paziente e la libertà di cura del medico, e tutela l’esercizio delle medicine complementari. In particolare, la legge riconosce omeopatia, agopuntura e fitoterapia come parte integrante del Servizio sanitario regionale.
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